Falesia BUS DEL TUEL

UBICAZIONE: Lavone frazione di Pezzaze (Brescia) 500 m. SLM

La falesia di Pezzaze nasce nel 2013 con la chiodatura di 9 tiri per merito di un gruppo di amici capitanati da Andrea Piardi e con il contributo della Polisportiva di Pezzaze. Dopo un periodo momentaneo di stasi, nel 2016 mi fu proposto dai ragazzi del gruppo grotta se volevo riprendere lo sviluppo della falesia, al momento mi è sembrato un lavoro troppo impegnativo, in quanto non c'era la possibilità di calarsi dall'alto ma poi gradualmente ho cominciato a chiodare i restanti tiri e al momento se ne contano 23 con uno stile di arrampicata decisamente atletico ma al contempo tecnico, alcune lunghezze hanno due catene, alla prima si arriva con difficoltà contenute mentre per la seconda il grado si alza decisamente, alcuni tiri aspettano ancora di essere liberati e c'è spazio per progetti ambiziosi. All’interno della grotta si sono svolti parecchi interventi di sistemazione grazie al lavoro di tutti: è stata realizzata una pedana, costruiti terrazzamenti per rendere piacevole la permanenza e piazzuole per livellare il terreno alla base dei tiri. Il luogo è ideale per le estati afose in quanto rimane completamente all’ombra e una corrente d’aria mantiene fresco l’ambiente. Si arrampica anche con forti piogge e solo in caso di maltempo prolungato alcune vie si bagnano a causa delle infiltrazioni. La chiodatura è ottima a fix inox, tranne un tiro con fittoni resinati, in loco diversi rinvii fissi che , sulle vie fortemente strapiombanti evitano il recupero degli stessi, le soste sono tutte con moschettone di calata, la roccia è solida, in alcuni tratti molto abrasiva e tagliente, con qualche zona leggermente umida.

ACCESSO:

Si risale la Valtrompia superando l’abitato di Gardone Valtrompia proseguendo in direzione Collio, all’altezza di Lavone si gira a sx in direzione Pezzaze/Pezzoro/colle di San Zeno, si costeggia il torrente Morina e dopo 500 metri dalla svolta sulla sx si trova un comodo parcheggio con una piccola bacheca. Si scende il sentiero in direzione del torrente che si attraversa su di un ponte tibetano fatto con cavi d’acciaio e grate metalliche, si segue il sentiero e in 5 minuti si giunge alla grotta illuminata da un enorme foro al suo interno

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