L'origine di questo stile arriva dalla Gran Bretagna, era praticato dai tempi dell'inizio dell'arrampicata e i primi strumenti che venivano utilizzati erano dadi di varie dimensioni con un cordino annodato nel quale si passava poi un moschettone e la corda.
In Inghilterra e in Scozia questa forma di arrampicata viene praticata tutt'ora e sembra non aver perso niente del suo fascino, la gente si delizia a salire vie di tutti i gradi, piazzando le protezioni, sentendo la paura, cercando di arrivare in cima e lottando per non cadere. Il fattore psicologico e l'adrenalina che lo accompagna rendono l'arrampicata "trad" così particolare che ogni salita lunga o breve diventa memorabile. Alcune vie incutono ancora un timore reverenziale, hanno la loro storia e vengono salite con grande rispetto.
Ci sono poi diversi stili, il più impegnativo è quello di salire le vie a vista piazzando le protezioni, alcuni piazzano le protezioni calandosi dall'alto, altri le provano prima con la corda dall'alto, ma comunque il fattore psicologico gioca il ruolo più importante in questa difficile disciplina. Queste salite sono svolte principalmente su roccia di tipo granitica dove non sono presenti fix o chiodi lungo il percorso, vengono svolte lungo fessure di tutte le dimensioni; partendo da fessure strette per incastro di dita a fessure larghe o fuori misura dove si incastrano: mani, pugni, braccia, gambe, fino a tutto il corpo e l'arrampicata è decisamente atletica.
Disciplina estremamente affascinante e impegnativa che richiede fantasia, ingegno, abilità nel leggere la conformazione della roccia e una buona condizione psicologica.
Il sito simbolo in Italia è la valle dell'Orco in Piemonte, ma abbiamo dei notevoli esempi di salite trad anche in val di Mello e monte Bianco.
L'attrezzatura indispensabile oltre al materiale classico per l'arrampicata sono varie misure di nuts e friends a volte anche raddoppiando o triplicando alcune misure.
