La prima ferrata risale al 1869 e fu realizzata sulla cresta sud-ovest del Grobglockner in Austria, mentre in Italia le Guide Alpine di Madonna di Campiglio alla fine dell'Ottocento attrezzarono parzialmente la cima Brenta per facilitarne il passaggio con i loro clienti.
Fu soprattutto nella Grande Guerra che vi fu un impulso alla creazione delle ferrate per permettere alle truppe alpine di raggiungere più facilmente gli avamposti sulle cime e lungo le linee di confine.
Un modo per avvicinarsi alle pareti rocciose senza una preparazione tecnica specifica è quello di percorrere questo insieme di strutture realizzate artificialmente; senza la presenza di tali attrezzature si necessiterebbe di conoscenza tecnica della progressione in cordata.
Le ferrate sono percorse interamente da un cavo fissato alla parete con degli ancoraggi, i tratti più impegnativi sono facilitati da pioli, gradini o scale metalliche.
L'equipaggiamento indispensabile è composto da una serie di dispositivi tra cui: un set da ferrata dotato di due cordini con moschettoni e un dissipatore, l'imbragatura, un caschetto e un paio di guanti con le dita tagliate. Nella progressione si deve restare assicurati al cavo con entrambe i moschettoni, in prossimità dell'ancoraggio si sgancia un moschettone e lo si riaggancia al tratto di cavo successivo, si ripete poi la medesima azione con l'altro moschettone. Nei tratti verticali è importante che tra due ancoraggi ci sia una sola persona, per far si che un'eventuale caduta non ne coinvolga altre.
L'abbigliamento dovrà essere adeguato alla quota e al periodo in cui si percorre l'itinerario, considerando che in alcuni versanti anche in estate potremmo trovare della neve.
Nel nostro zaino non dovrà mancare un piccolo pronto soccorso, una lampada frontale, acqua e cibo e degli indumenti più caldi nel caso cambiassero le condizioni meteo.
La classificazione della difficoltà è su cinque livelli:
- Facile
- Abbastanza Difficile
- Difficile
- Molto Difficile
- Estremamente Difficile
Dobbiamo prestare particolare attenzione a non trovarci sul percorso durante temporali, in quanto i fulmini potrebbero scaricarsi lungo tutta l'attrezzatura metallica.
Questi percorsi attrezzati (in funzione della difficoltà) sono percorribili con soddisfazione da un utente che pratica una discreta attività sportiva, alcune sono adatte anche a bambini, ma un requisito importante è non aver problemi con l'altezza, in quanto alcune presentano dei tratti molto esposti ed "emozionanti"...
Negli ultimi anni gli sviluppi di questo sport hanno avuto una direzione decisamente ludica, a fondo valle e sul lago troviamo parchi di ferrate con ponti tibetani, teleferiche, ponti sospesi e percorsi aerei che si sviluppano su piante, si svolgono in ambiente controllato e potrebbero essere considerati una palestra di iniziazione o allenamento agli itinerari più impegnativi.