Roccia

Sassolungo pilastro Est via Tania

Si tratta di una via lunga e impegnativa, il materiale lungo i tiri è praticamente inesistente,  diverse soste sono solo su un chiodo o da attrezzare, a quattro soste sui tiri difficili abbiamo aggiunto un chiodo (ce ne era solo uno). La discesa non è assolutamente da sottovalutare e i gradi (specialmente quelli di VI) sono belli pieni... e non ci si riesce a proteggere tantissimo!

Prima ascensione M. Furlani I. Rabanser estate 1993

Ripetizione: Parolari Roberto Stefano Ghirardelli 01/08/2013

Sviluppo:     1135 m, 23 tiri

Difficoltà: VI, R3, V;  (tecnica, chiodatura, ambiente)

 

Attacco: Dal rif. passo Sella si attraversa tutta la città dei sassi in direzione del rif. Comici, si resta alti sopra il rifugio puntando all'ultimo impianto sciistico, lo si risale verso sx fino a portarsi quasi sotto la parete, si riasle un canale erboso ripido (tracce) fino a giungere sotto la placca dove attacca la via Pichl, pochi metri prima si devia a sx e per rocce facili si passa sotto uno strapiombo giallo, si aggira poi ancora a sx un camino per poi rientrare in obliquo a dx fino alla prima sosta con chiodo e cordino su spuntone (100 m II e III).

Discesa: dalla fine delle difficoltà ed in cima al pilastro, con due doppie fino a una forcelletta, poi con ancora tre doppie si arriva sulla cengia della via Lorenz-Wagner dalla quale, arrampicando e camminando in obliquo verso dx (faccia a valle) ci si dirige verso la base del pilastro Paolina e si sfruttano un paio di doppie  della via Fernardina  e le successive della via l'Ultimo dei Balcani" fino a terra. E' meglio studiare preventivamente dal basso questa discesa, l'ideale è aver percorso uno degli itinerari del pilastro Paolina avendo poi fatto le doppie.

Non conviene proseguire verso la vetta del Sassolungo (specialmente se si arriva tardi in cima al pilastro Est), si arrampica su terreno  delicato (non difficile), fino a diventare  decisamente friabile e ci sono ancora circa 300 m di dislivello, con uno sviluppo notevole.

Materiale: dadi e friends fino al 3 camelot, per i tiri più difficili potrebbero tornare utili i tricam, cordini, 2 corde da 60m, martello e chiodi (una buona scelta).

Dettaglio tiri
lunghezza difficoltà max

Materiale 
sul tiro

Materiale
in sosta

Note

1° tiro

100 m

2°/3°

niente

1 chiodo + cordino su spuntone

Si và per 100 m circa su roccette friabili con passaggi di II° e III°

2° tiro

50 m

IV+

niente

da attrezzare

Il tiro sale per un diedrino per poi spostarsi in un altro diedrino a dx. Noi siamo andato diritti (sbagliando) dopo il 1° diedrino andando a sostare sotto la verticale dei grossi tetti.

        3° tiro

45 m

VI-

niente

2 chiodi

Dalla nostra sosta abbiamo attraversato decisamente a dx su terreno friabile, poi in obliquo ancora a dx puntando a uno  stretto camino ricollegandosi alla via originale

4° tiro

20 m

IV+

niente

da attrezzare

Leggermente a sx per una fessura camino, poi su terreno più appoggiato. Fare sosta prima che il terreno diventi di nuovo verticale

5° tiro

40 m

VI-

niente

1 chiodo e 1 friend

Un poco a sx su fessura diedro evidente, poi spostarsi un pò a dx fino alla sosta scomodissima. Noi abbiamo proseguito oltre continuando su fessura obliqua a sx facendo sosta alla fine della fessura

6° tiro

30 m

VI

niente

1 chiodo + 1 clessidra

Dalla sosta originale (scomodissima) si segue la fessura obliqua a sx per poi tornare a dx, superare uno strapiombo che porta in uno stretto camino, seguirlo fino alla fine e sostare nella grotta

7° tiro

55 m

V

niente

2 chiodi

Uscire a sx della grotta e proseguire in un bel diedro, alla fine del diedro uscire a sx  in obliquo fino a girare il filo dello spigolo e sostare

8° tiro

40 m

IV+

niente

1 chiodo

Su diritti fino alla cima della torre a una forcelletta

9° tiro

60 m

IV

niente

spuntone

A sx della forcelletta, in obliquo e poi di nuovo diritti fino a che il terreno si appoggia

10°tiro

10 m

II

niente

1 chiodo

Diritti fin sotto la placca al chiodo a dx

11°tiro

45 m

IV

niente

1 chiodo

Si sale a sx della sosta per bella placca fin sotto la parete gialla

12°tiro

30 m

VI

3 chiodi

(di cui 1 aggiunto)

2 chiodi

Si attraversa decisamente a dx su roccia gialla, si sale diritti poco dopo l'ultimo chiodo, si attraversa ancora a dx fino alla sosta

13°tiro

35 m

VI

niente

2 chiodi

Leggermente in obliquo a dx per poi tornare a sx, su ancora diritti fino a che le difficoltà calano decisamente

14°tiro

60 m

III

niente

spuntone

Più o meno diritti su terreno non obbligato

15°tiro

60 m

III

niente

spuntone

Ancora diritti su terreno non obbligato

16°tiro

60 m

IV-

niente

spuntone

Leggermente a sx per poi ritornare a dx

17°tiro

60 m

III

niente

1 chiodo

In obliquo a dx per poi entrare nel canale obliquo a sx, seguirlo fino alla fine (forcelletta)

18°tiro

30 m

IV

niente

1 chiodo

Traverso a dx e poi in discesa fino alla base di un diedro

19°tiro

50 m

V-

niente

1 chiodo

Seguire il diedro per poi sotto lo strapiombo spostarsi nella fessura di dx e proseguire diritti fino alla sosta

20°tiro

35 m

IV

niente

1 chiodo +1 clessidra

Diedro camino evidente a sx fino in cima al pilastrino

21°tiro

30 m

V+

niente

2 chiodi

In obliquo a sx per poi andare a dx su placca

22°tiro

40 m

VI

1 chiodo

2 chiodi

Salire qualche metro in obliquo a dx, poi sotto lo strapiombo (friabile), traverso orizzontale a dx, per poi rientrare in obliquo a sx tornando sopra lo strapiombo, ancora un pò in obliquo a sx e poi diritti fino alla sosta.

23°tiro

50 m

VI-

niente

2 chiodi

Si esce a dx della sosta per poi andare in obliquo a sx, su diritto poi fino alla sosta

Download allegati: 

Sassolungo via Tania Relazione

Sassolungo via Tania tracciato

Sassolungo via Tania schizzo

 

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