Valle di Brenta Alta. Durante la prima ripetizione con Daniele Frialdi nello scorso inverno del "Martello di Thor" noto sulla sinistra un'intrigante linea dove la parte su ghiaccio formata da una magra candela sospesa conduce poi a un bel diedro fessura: decido che sia arrivato il momento di andare a buttare un occhio....
Salgo il giorno prima alla malga di Brenta Alta armato di motosega, scure e attrezzi vari per rifornire di legna la "nostra" casetta con l'intenzione di utilizzarla come punto di appoggio per alcune salite nei dintorni. Il bosco di abeti ha ormai invaso questo antico pascolo abbandonato dal 1949 dove ora la forestale cerca di arginarne la crescita con un disbosco controllato, quindi parecchi abeti giacciono a terra già sramati e non devo "fare altro" che portarli alla malga per tagliarli a pezzi, ma la motosega che fa i capricci non mi permette di ultimare il lavoro; pazienza, rimando il tutto a domani dopo aver arrampicato.
E' ancora mio compagno Alessio che mi raggiunge in serata per la cena alla casa per ferie "Pra de la Casa", dove Matteo con la moglie Doriana e i figli Nicolo', Jacopo, Irene e la cagnolotta Rasa ci riservano sempre una calorosa accoglienza e dopo un'abbondante cena, prepariamo il materiale, carichiamo la sveglia alle 5,00 e andiamo a dormire. Il freddo finalmente è pungente, il termometro segna -6°, saliamo fino alla malga ben coperti e accompagnati dalla luce delle frontali; la recente e leggerissima nevicata ha coperto il terreno con pochi centimetri di neve rendendo il paesaggio un poco più invernale.
Attraversiamo il bosco di abeti e saliamo alla base del nostro obbiettivo, con l'occasione testiamo il nuovo acquisto di Alessio, un tassellatore della Milwaukee; piccolo, leggero che quasi sembra un giocattolo, con il vantaggio che arrampichiamo tenendolo direttamente attaccato all'imbragatura senza bisogno di cordino da recupero, il nostro stile sarà si l’utilizzo dei fix a espansione ma anche con l’impiego di protezioni veloci quali friend e nut, con l'ottica di salire dal basso senza utilizzare alcuna tecnica artificiale.
Parte Alessio per il primo facile tiro, il secondo invece presenta una prima sezione di ghiaccio a petali, che porta a una candela sospesa nel vuoto; chiodare con delle viti su questa delicata ed esile struttura sarebbe a mio avviso pura follia, quindi faccio cantare per ben tre volte il trapano fino a raggiungere dopo trenta metri una ideale cengia per la sosta: questa postazione è un balcone panoramico che mi permette di osservare alla mia destra la bella e logica via "Il Martello di Thor", aperta con Andrea Reboldi nel 2013 e poco più in là "Lo Scacciapensieri" salita con Claudio Migliorini lo scorso inverno; stiamo parlando di incredibili formazioni di ghiaccio che sfidano la forza di gravità rimanendo sospese nel vuoto per diversi metri.
Terzo tiro: ora Alessio sale qualche metro di ghiaccio per tuffarsi poi nel diedro fessura che arrampica tutto senza piccozze e guanti (salito poi dal sottoscritto completamente in dry) usando il trapano con molta parsimonia, il terreno permette di posizionare ottimi nut e friend e alla fine il risultato è un bel tiro dove "chi ne ha" potrà salire utilizzando i soli quattro fix o eventualmente potrà ben integrare con protezioni veloci. Contenti e soddisfatti al ritorno ci fermiamo alla baita, imbracciamo motosega e scure e come defaticamento terminiamo il lavoro della legna del giorno precedente, sperando di utilizzarla in questo inverno che per ora tarda ad arrivare.
Ancora "Inesauribile Brenta" che da ogni sua piega continua a regalarci preziosi gioielli....
Via: "Inesauribile Brenta" valle di Brenta Alta
Apertura: Parolari Roberto e Avallone Alessio il 06/01/2016
Sviluppo: 95 m
Difficoltà max: III, WI 5, M7-
Esposizione: N
Avvicinamento: da S.Antonio di Mavignola (TN), si prende la carrozzabile per val di Brenta, e seguendo le indicazioni x l'omonima valle si parcheggia in funzione all'innevamento. La strada è sempre aperta e pulita fino alla casa per ferie "Pra de la Casa", dal bivio per la val d'Agola sulla carrozzabile per la val di Brenta (sbarra) vige il divieto di transito. Si percorre tutto il fondo della val di Brenta bassa fino alla casetta di legno della teleferica del rif. Brentei. Si oltrepassa il ponticello e si arriva fino all'inizio delle scale di Brenta. Ora per ripidi gradini e poi per bosco si supera il primo dislivello fino a sbucare alla base di una ripida valletta cosparsa di mughi, la si percorre per intero e poco prima della fine si devia a sx per entrare in un bosco pianeggiante. Siamo ora in val di Brenta alta, si prosegue al suo centro fino ad arrivare a malga di Brenta alta 1.666 m. (2 ore). Dalla malga si prosegue quasi fino alla fine della piana, notando sulla dx in cima a una valletta dei grossi candeloni sospesi, si risale tutta la valletta fino alla facile colata iniziale sulla sinistra che in caso di neve abbondante potrebbe essere coperta (1 ora)
Discesa: in doppia dalla via su soste attrezzate con fix ed anello di calata.
Materiale: viti da ghiaccio, 1 serie di friends (fino al 2 camelot), nuts, cordini, 2 1/2 corde da 60 m o sufficiente anche una corda intera da 60 m.
Dettaglio tiri lunghezza – difficoltà |
Materiale sul tiro
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Materiale in sosta |
Note |
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1° tiro |
35 m |
ghiaccio 55°/60° |
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1 fix con moschettone di calata |
Per facili roccette iniziali, poi ghiaccio puntare alla base del 1° salto verticale. La sosta si trova 3 metri a sx della colata |
2° tiro |
30 m |
ghiaccio a 90° poi a 75° |
3 fix |
2 fix con anello di calata |
Candela delicata e staccata protetta da 3 fix sulla destra della stessa |
3° tiro |
30 m |
ghiaccio a 90° poi diedro fessura di 6° o M7- |
4 fix |
2 fix con anello di calata |
Salire il breve salto verticale di ghiaccio, traversare qualche metro a sx su cengia fino al diedro fessura. Tra i distanti fix c'è la possibilità di integrare ottimamente con nut e friend. Durante l'apertura questo tiro è stato salito senza piccozze incontrando difficoltà di 6°, il secondo di cordata lo ha ripetuto in dry con difficoltà di M7- |
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Inesauribile_Brenta_Relazione.pdf
Inesauribile_Brenta_Itinierario.pdf